I PRESIDENTI TERRITORIALI DI CONFCOMMERCIO VICENZA
Si stringe ancor più il dialogo tra il mondo del commercio, del turismo e dei servizi e le Forze di Polizia sul tema sicurezza. Oggi, nella sede di Confcommercio Vicenza, il Questore Dario Sallustio ha incontrato i sette presidenti delle Sezioni territoriali della Delegazione cittadina Confcommercio, assieme al presidente provinciale Nicola Piccolo, al vicepresidente vicario Enrico Res e al direttore Ernesto Boschiero.
L’incontro è stato l’occasione per dare voce a chi, sul territorio, rappresenta negozianti, baristi, ristoratori e in generale tutti coloro che tengono vive le vie e le piazze di Vicenza con la loro presenza capillare; un patrimonio di tradizione e servizi che i cittadini percepiscono non solo come essenziale per la qualità di vita, ma anche come presidio di “sicurezza” e socialità.
Durante l’incontro, introdotto dal presidente Piccolo, i dirigenti sezionali hanno voluto rappresentare alcune criticità percepite nelle zone di loro competenza, aree che corrispondono alle “vecchie” sette circoscrizioni amministrative del Capoluogo: si va da contesti di degrado, ad esempio di bivacco e accattonaggio molesto, ai casi di criminalità come episodi di spaccio, di violenza o spaccate, come avvenuto recentemente in viale Riviera Berica.
Oltre al centro storico dunque, in queste ultime settimane particolarmente sotto i riflettori, si è parlato soprattutto di altre situazioni che i commercianti avvertono come critiche, nel resto della città: tra queste, in particolare ci si è focalizzati sulle zone di S. Pio X, Bertesinella e Stanga, nella Sezione 3; su Borgo S. Lucia, piazzale del Cimitero Maggiore e viale Trieste, per la Sezione 4. Criticità sono rilevate in piazzetta Gioia, nel quartiere di S. Bortolo e poi, nella Sezione 7 (Ferrovieri - S. Agostino), nelle zone adiacenti a via Vaccari e Parco Retrone. Avvicinandosi più al cuore della città, si è parlato anche delle problematiche di corso S. Felice, parcheggio Cattaneo, viale dei Mille, la zona del Mercato Nuovo, via Lanza e via Legione Antonini.
Una “mappa” ovviamente nota alle Forze di Polizia, letta però con le lenti di chi, per la specificità del proprio lavoro, vede di continuo cosa succede, ha attività con orari anche serali ed è titolare di strutture e beni che possono facilmente finire nel mirino di sbandati o malviventi.
Sul tema il Questore Dario Sallustio ha voluto sottolineare l’importanza di un nuovo e più moderno modo di intendere l’attività di prevenzione, più vicino ai bisogni dei cittadini ma anche alle informazioni che da loro pervengono. Per far ciò è indispensabile che si vada verso una sicurezza sempre più partecipata attraverso il coinvolgimento delle diverse parti sociali nel processo di produzione della sicurezza stessa.
“Ringrazio il Questore Dario Sallustio per l'attenzione prestata, fin dal suo insediamento, alle esigenze di sicurezza delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia – afferma il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo -. Sappiamo che l’impegno, in termini di uomini e mezzi, è massimo. Il nostro obiettivo, con questo incontro, è quello di rafforzare l’essenziale collaborazione che può arrivare dai nostri operatori come “sentinelle” sul territorio e nei quartieri in particolare. Ogni fatto criminale che avviene in centro storico ha un forte impatto sulla percezione della sicurezza in città, ma esistono centinaia di attività che operano fuori da questo perimetro, ovvero nei quartieri dove vive la maggior parte della cittadinanza: anche qui dunque vogliamo tenere alta l’attenzione diventando parte attiva nell’innalzamento dei livelli di sicurezza, attraverso la nostra presenza, il monitoraggio continuo, le nostre segnalazioni alle Forze dell’Ordine, aperti a qualsiasi forma di collaborazione ci verrà richiesta”.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.
